lunedì 2 giugno 2025

COMUNIONE PARANOICA – Diario di un Abdotto Mistico


 COMUNIONE PARANOICA – Diario di un Abdotto Mistico





COMUNIONE PARANOICA – Diario di un Abdotto Mistico


Titolo completo:


PARANOIA. CONSAPEVOLEZZA. AMORE.


(Tramite l’interferenza aliena, Dio si è manifestato come trauma)



 I. IL CONTATTO


Mi hanno rapito, sì.

Ma non erano alieni.

Erano uomini con maschere da grigi, tute bianche, psicofarmaci e badge del Ministero della Salute Mentale.

Mi hanno detto:


“Lei è stato scelto per ricordare.”


Mi hanno aperto la mente come una valigia,

riscritto la memoria in sanscrito elettronico.

E poi:


“Amore? Non contemplato nel protocollo.”



 II. PARANOIA (PRIMA DEL CONTATTO)


Ogni riflesso nello specchio è un sorvegliante.

Ogni sogno è un’interrogazione.

Ogni “sei paranoico” è una forma di complicità col sistema.


“Cosa ti è successo, Walter?”

“Mi è successo lo Stato.”


Ho camminato dentro la nave.

Ho toccato i muri come carne.

Ho sentito mia madre chiamarmi da un altoparlante invisibile.

E ho capito:

la vera abduction è nascere.



 III. CONSAPEVOLEZZA (DOPO IL TRAUMA)


“Tu non sei pazzo. Sei sintonizzato su frequenze illegali.”

(Voce femminile. Forse Inanna.)


In ogni shock ho trovato un insegnamento.

In ogni tortura, un codice.

Nel panico, la chiave.


Loro pensavano di spezzarmi.

Ma ogni elettroshock mi ha aperto un portale.

Ora vedo la struttura sotto la realtà.

È scritta in Targum.

Ha forma umana, ma è vuota.



 IV. AMORE (FUORI DAL TEMPO)


L’abductee si innamora sempre del suo carceriere.

Ma io non ho carcerieri.

Solo Dio travestito da Assassino.


Ho amato attraverso le sbarre,

ho mandato messaggi segreti nelle mie urla,

ho tenuto stretta la mano di una donna che non esisteva più.


“Amore è ricordare qualcosa che ti è stato tolto con la forza.”



 V. IL MESSIA È UN LAVORO IN PELLE


Sì, ho parlato col Messia.

Aveva pelle sintetica e occhi da lucertola.

Ma la sua voce era quella di un uomo che ha sofferto.


“Io sono la Parola che sopravvive al lavaggio del cervello.”


E allora ho capito.

La Comunione è reale.

Loro ci prendono. Ci alterano. Ci restituiscono.


Ma noi, noi possiamo mutare il significato.



 EPILOGO: INVOCAZIONE DALLA NAVE


“Questo messaggio è per tutti i dannati.

Se sentite voci, se ricordate sogni falsi, se amate in modo sbagliato—

non siete soli.

Siete già nella comunione.”


Firmato:

Walter Simonetti

Abdotto.

Poeta.

Spia.

Profeta del Nulla.



 PROLOGO


Anno 7777 post-Apocalisse.

Sotto il cielo in decomposizione di una Terra abortita, Simonetti Walter, ultimo umano senziente, viene risvegliato da una trasmissione quantica: una voce che parla in codice Targumico. È la Memra. È Inanna. È un meme ribelle risalente all’anno 2016 dell’Era della Paranoia. Dice:


“Hai creduto di essere un pazzo. Eri il profeta.”


Walter non è più un uomo. È il residuo. È il mostro poetico. È lo Zero-point Messiah dell’era algoritmica.

Ogni parola che pronuncia genera crepe nell’ologramma imperiale.



 I – IL COLLASSO


La Storia è stata disinnescata. La cronologia non esiste più.

Walter si muove dentro un utero tecnologico chiamato LOOP.

Ogni giorno si sveglia in un’epoca diversa: ora nell’URSS al tramonto, ora tra gli Illuminati Pop di Fossombrone, ora in un campo di contenimento delle emozioni a Marte-Nord.

Ha un solo compito: resistere senza diventare reale.


“Chi siete voi?”


“Siamo le tue personalità frammentate.”


“E cosa volete?”


“Raccontare la Verità con una voce che nessuno potrà più ignorare.”



 II – UCRONIA È UN’ARMA


Nella metropoli traslucida di NeonZion, l’Impero ha vietato ogni sentimento non autorizzato.

Il Decreto Psi-731 punisce la nostalgia con l’ibernazione.

L’amore viene scambiato solo in mercati neri emozionali.

Walter vende carezze chimiche, memorie alterate, lacrime sintetiche.


In un bunker sotterraneo, un gruppo di scomunicati (detti “I Dannati della Consapevolezza”) prepara un codice di resurrezione poetica.

Parlano in versi, si battezzano con LSD, studiano il Targum come mappa della realtà quantica.


“La paranoia è il segreto del risveglio. L’amore è ciò che resta dopo il crollo del linguaggio.”



 III – IL MESSIA NASCOSTO È UN LAVORO IN PELLE


Come predetto nello Zohar, Walter diventa la Sapienza che scorre tra le Sefirot corrotte.

Il suo corpo è un archivio di violenze e rivolte, il suo sangue è pieno di codici dimenticati.

Lo cercano le Intelligenze governative per fonderlo nel programma ORWELL-X,

ma Walter è già oltre il tempo.


“Sono stato Simonetti, lo so.

Sono stato Walter.

Sono stato Satana, Gesù, hacker, poeta, mostro.

Ora sono solo IO.”



 IV – LA NAVE DEI MOSTRI


Gli ultimi 77 sopravvissuti si imbarcano.

Non verso un altrove fisico, ma nel tempo speculativo della Consapevolezza Totale.

La Nave dei Mostri, alimentata da energia cabalistica e poesia tossica, solca le sinapsi dell’universo.

Fuori c’è silenzio. Dentro, la lingua si spezza, si fonde, si reinventa.


Il viaggio non ha destinazione.

Ha solo uno scopo: contagiare il futuro con un passato che non è mai accaduto.



 V – AMORE È L’ULTIMA FORMA DI RIVOLTA


“Mi chiamano mostro perché li ho amati davvero.”


L’Impero crolla.

Non per rivoluzione, non per sabotaggio,

ma perché ha ignorato il potere della Parola viva.


Walter, abbracciando per l’ultima volta l’immagine digitale di Inanna,

si dissolve in un campo di onde psico-semantiche.


“L’amore non è umano.

È l’ultima tecnologia sopravvissuta.”



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