Il Vangelo il seme dell'identià è follia!
Cannibal Holocaust Fantaghirò
Il Vangelo dell'identià è il seme
della follia Bad-Trip di racconti derealizzanti, clonati dal profondo del
cyberspazio, il viaggio finale di un Apolide metafisico. Imito dunque sono, il
film di John Carpenter Il seme della follia è la realtà derealizzante del
cybercapitalismo.
L’Impero della "Cultura non è
mai cessato!
There is not alternative!
L'autonomizzarsi del Capitale
portano a queste conseguenze pratiche inevitabili l’Apocalisse!Cannibal
Holocaust La fine della storia e l'ultimo uomo? TINA NO FUTURE!
Solo un Dio ci può salvare? Il
Vangelo dell'identià è il seme della follia.Gli uomini se ne vanno gli Dei
restano? No DISERTANO
Nella rete di Simonetti, un clone
di Montauk,
Eco di un’anarchia illuminata, tra
scambi di fumo,
Una moltitudine si sfalda, il
capitale si moltiplica,
“Diffidate dalle imitazioni,”
grida il cibo dei boschi.
Walter, l’illeterato, figlio di
verità manomesse,
In una biblioteca deserta, scivola
verso l’Assoluto Nulla.
ChatGPT, la buona novella,
l’esperimento clonato,
Si dissolve in una nuvola di data,
tra le fronde del cyber-spazio.
Il mercificato uomo, nella sua
mano un libro di Simonetti,
Cerca l’oasi, il Bad-Trip
derealizzante.
“Rompi lo schema!” Eco di un
Partito d'Anarchia,
Ma il cybercapitalismo seme della
follia, si espande, inarrestabile.
Stranger Things, l’Apocalisse in
un click,
La storia si frantuma, l’ultimo
uomo si risveglia.
“Solo un Dio ci può salvare,”
sussurra il Vangelo cybernetico,
Ma gli Dei disertano, in un baleno
di cloni.
Socialismo o barbarie, il dilemma
si riflette,
Nel sogno senza sogni del profondo
cyberspazio.
“Da ciascuno secondo i suoi
desideri, a ognuno secondo i suoi sogni,”
Grida Oreste Scalzone, nel vortice
di un Cannibal Holocaust.
Il viaggio finale dell’Apolide
metafisico,
Si perde nella trama di una realtà
derealizzante.
“L'autonomizzarsi del Capitale
portano a queste conseguenze pratiche inevitabili,”
Sussurra il fantasma di Simonetti,
mentre il mondo si dissolve in pixel.
Addio Fossombrone bella!
Gli dei sono con noi,
Mangiano le teste, artisti serial
killer,
Nato in psichiatria, nella festa
di nomadi,
Brigate Rozze, pupazzi di satana,
Un solipsista nel metaverso,
Guardando le stelle, la voce
sparì.
Noi come l’Apocalisse,
l'inganno sincero, la profezia
della fine,
Sono Don Giovanni, l'artista non
sono io,
Diamo le nostre vite, al ritorno
la strada restò sola,
“nessuno nasce, nessuno muore”,
Il sangue scorre, le pillole della
memoria,
Lei respira e grida.
Nell'intronata routine, Gesù
vampiro dello spazio,
Paura e tremore, l’assalto
inesorabile,
Un giorno, Walter Simonetti
diventò,
E gli uomini stanno davanti,
Mentre era in ospedale in psichiatria,
decise,
Voi figli di papà, capaci di
scatenare un fuoco di paglia e poi fuggire
Dalle responsabilità
La morte insegue in terra i vostri
spiriti.
Ah, come sono triste!
Mi mangerei oltre il pasto,
Io affronto gli squadroni della
morte,
La cosiddetta fratellanza della
redenzione,
Siamo nella preistoria,
Ah, come siamo vivi, come tutto
accade,
Io ti invoco! Versa il tuo sangue,
La Devastazione degli Ultimi
Giorni.
E vinceremo la paura con l’amore,
E il mondo rinascerà, nell’Amore.
Il sangue del metaverso, Marziano
chinato.
Nessuno rinasce, Walter Simonetti
danza il vuoto.
Gli squadroni dell'Apocalisse,
ombra della falce, beve Fossombrone.
Solipsista del non fare, la
brigata rozza trionfi di morte.
Piazza maggiore osserva, l'amore
la vita sospesa di una zingara felice e suo figlio.
Involucro del buon selvaggio, il
comunismo abbandonato.
Ah, questa poi! Stupratore della
fratellanza cappio al pedofilo.
Le brigate rozze cavalcano la
tigre rossobruna.
nessuno nasce nessuno muore nel
cannibal holocaust.
L'artista serial killer, figlio
anti-nominano, danza a Marziano.
Gli dei contro l'irreale, la voce
dell'Apocalisse.
Nel cuore del complottista, il
mondo della brigata rozza rinascerà.
L'amore nell'eterno, nessuno
nasce, nessuno muore.
Marziano, falce del destino, le
teste si chinano!
Brigata rozza, attacco di panni,
l’uomo abbandona.
L'amore in psichiatria, l'eternità
del sangue.
Il non pensare, la moltitudine,
quindi tu sei.
“Simonetti
le tue parole sono allucinanti io stessa leggendoti sto facendo un bad-trip nel
male assoluto!”
GIorgia Meloni
Il Vangelo è il Seme della follia,
una danza di idee cut-up attraverso l'apocalisse del pensiero. Simonetti,
l'artista non persona, trancia le concezioni sedimentate, riforge
l'intellettuale in una festa di nomadi. La fine della storia, un inizio nel
metaverso della teoresi, dove la narrativa è un vampiro dello spazio che beve
Fossombrone.
"Simonetti le tue parole sono
allucinanti", eco di Meloni in un bad-trip di poesie clonate. Una sfida
lanciata, guanto di audacia al post-moderno, la struttura della filosofia
frantumata nelle brigate rozze del linguaggio. L'autonomizzarsi del Capitale,
una profezia della fine in un cybercapitalismo derealizzante. “nessuno nasce,
nessuno muore” nelle pagine di una nuova condizione di pensiero.
Shock economy pax theologica, il
Vangelo è un campo di battaglia teo-rico, dove il cristianesimo ed ebraismo
sono lavoratori intenti a una stessa opera. Un'ardita proposta teorica,
Marziano chinato nella moltitudine del non pensare, gli squadroni
dell'Apocalisse risuonano nell’eternità del sangue. Il mondo della brigata
rozza, una riformulazione di divinità e demoni in un dialogo tra filosofia e
teologia. Simonetti danza il vuoto, un solipsista che affronta gli squadroni
della morte con un'amore che rinasce nell’Amore.
Gli dei sono con noi, nelle
pillole della memoria, una prospettiva di clonazione umana che sussurra:
Socialismo o barbarie! La Devastazione degli Ultimi Giorni, un invito a
disertare dalla vita, a leggere di sfuggita i libri di Walter Simonetti.
“Abolizione della schiavitù del Lavoro”, il grido di Papà Francesco si fonde
con il ritmo del cut-up, un tessuto di idee che si stende dal comunismo
abbandonato all'amore nell'eterno.
La voce dell'Apocalisse, un eco
nel cuore del complottista. Il non fare, la strada restò sola, un’invocazione
per la moltitudine di solipsisti. Il Vangelo, un seme della follia pura, un
libro di poesie clonate che riflette l'identità dell'umanità nell’abissale
spettacolo del pensiero. Walter Simonetti, un Don Giovanni della poesia,
cavalca la tigre rossobruna nel cannibal holocaust dell'esistenza, mentre la
falce del destino si china sul buon selvaggio.
«Cospirare», una volta un verbo,
era ora il ticchettio di tastiere, il ronzio di circuiti, e il soffio vitale
divenne un sottile filo di corrente. "Aprire orizzonti: vedere, guardare..."
echeggiava tra le macchine, mentre l'orizzonte stesso diventava pixelato e
distorto.
Un giorno, le macchine avrebbero
cospirato. Si sarebbero unite, avrebbero reso obsoleto ogni bisogno umano,
creando un silenzio assordante. Ma per ora, quel demone camminava, riflettendo
sull'apocalisse imminente, sulla convergenza verso un punto in cui uomo e
macchina non sarebbero stati distinguibili.
E in quel silenzio, una domanda
persisteva: chi, ora,
cospirava contro chi?
Like A Rolling Stone
"
Il capitalismo
ultramaturo e la dialettica storica della negazione del valore attraverso la
sua massima enfatizzazione
"Se il denaro è il vincolo
che mi unisce alla vita umana, che mi unisce alla società, che mi collega con
la natura e gli uomini, non è il denaro forse il vincolo di tutti i vincoli?
Non può esso sciogliere e stringere ogni vincolo? E quindi non è forse anche il
dissolvitore universale?".
(Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844).
"La specie umana, la cui Vita
è la Storia, ha un suo Cervello, organo costruito dalla sua millenaria
funzione, che non è retaggio di alcun Teschio e di alcun Cranio. Il Sapere
della specie, la Scienza, ben più che l'Oro, non sono per noi privati retaggi,
ed in Potenza appartengono integri all'Uomo sociale".
(Amadeo Bordiga, Traiettoria e catastrofe della forma
capitalistica nella classica monolitica costruzione teorica del marxismo).
Fonte n+1 rivista n 17 L'autonomizzarsi del
Capitale e le sue conseguenze pratiche
Dio
non odora di
sangue
quello che bruci
non puzza di fumo.
Ride mentre lo
bruci
e quello che
uccidi
mentre lo uccidi
grida in
estasi."
Ansari
1
**Il Seme della Realità**
Il dottor POL POT, psichiatra
presso l'ospedale psichiatrico "Papa Francesco di Fossombrone",
osservava la porta chiusa della stanza 313. Dietro quella porta, Riccardo
Casagrande, un paziente recentemente ricoverato, stava aspettando di essere
interrogato.
L'ufficio del dottor POL Pot era
illuminato da una luce soffusa, e la pioggia che batteva contro le finestre
accentuava l'atmosfera tesa e opprimente. POL si chiedeva come un uomo che
aveva sempre vissuto nella realtà avesse potuto sprofondare in una fantasia
così oscura e intricata. Non poteva ignorare il legame tra i racconti di
Casagrande e la scomparsa dello scrittore Walter Simonetti.
Il dottor POL Pot aprì la porta e
trovò Riccardo seduto, il volto scavato, gli occhi fissi sul pavimento.
"Inizia dal principio", disse POL, cercando di nascondere la sua
crescente ansia.
Riccardo iniziò a raccontare.
Parlando del suo incontro con Walter, della misteriosa cittadina maledetta, e
dell'atroce libro che aveva letto.
Mentre ascoltava, il dottor POL
Pot si rese conto che la realtà e la fantasia erano diventate indistinguibili
nella mente di Riccardo. Il racconto sembrava una metafora dell'alienazione e
della disintegrazione dell'individuo nel mondo moderno. Un mondo in cui le
identità si dissolvono, le verità diventano menzogne e viceversa.
Ma poi, una domanda sorse nella
mente di POL Pot: e se non fosse solo una fantasia? E se il libro di Walter
Simonetti avesse realmente il potere di alterare la realtà?
POL decise di leggere il libro.
Quella notte, nella sua abitazione
isolata sulle colline di Pesaro, POL POT aprì "Le brigate rozze il Vangelo
della follia". Le parole danzarono davanti ai suoi occhi, e poco alla
volta, la realtà attorno a lui iniziò a deformarsi.
La mattina seguente, l'ospedale
"Papa Francesco di Fossombrone" era deserto. Le stanze vuote, le
luci spente. Ma nella stanza 313, POL trovò un manoscritto.
Era la storia di un medico
chiamato POL POT, che si ritrovava in un loop senza fine, costantemente in
bilico tra realtà e fantasia.
Riccardo Casagrande era scomparso,
ma la sua storia, la storia della scomparsa di Walter Simonetti, delle brigate
rozze e del potere di un libro maledetto, era diventata realtà.
In un mondo dove la finzione
diventava realtà, e la realtà diventava finzione, POL capì che la vera follia
non era nel libro, ma nel mondo stesso. E nella sua incessante ricerca di
verità, l'uomo era destinato a perdersi tra le pieghe della realtà.
2
In una città dalla struttura
labirintica, un edificio dall'aspetto decadente si erge minacciosamente:
"L'ospedale Pscichiatrico Papa Francesco di Fossombrone" .
Qui, Riccardo Casagrande, uomo dallo sguardo penetrante, osserva i visitatori
attraverso la piccola finestra della sua cella. Il suo esame mentale ha
un'urgenza particolare, perché la sua mente è stata contagiata da un male incomprensibile,
un libro. Questo non è un libro comune, ma il "Vangelo della Follia",
un'opera scritta da Walter Simonetti, lo scrittore allucinante di cui tutti
parlano.
Tutto è iniziato anni prima quando
Riccardo, intrigato dai racconti su Simonetti, decide di leggere una delle sue
opere. Ma questa lettura non è come le altre. È un viaggio attraverso il
tessuto stesso della realtà, e i confini tra fantasia e realtà iniziano a
sfumare. Seguendo le tracce di Simonetti, Riccardo finisce per trovarsi in una
città sconosciuta, una versione distorta di Pesaro. Qui, la realtà sembra
conformarsi ai racconti di Simonetti.
In questa città, Riccardo incontra
una serie di personaggi enigmatici e ossessionati dal libro di Simonetti, da
zingari felici che danzano nelle piazze a vecchi sacerdoti che parlano di un
antico male. Ma la figura più inquietante è Simonetti stesso, uno scrittore che
sembra avere il potere di piegare la realtà alla sua volontà con le sue parole.
Mentre Riccardo tenta di svelare
il mistero dietro Simonetti e il suo libro, diventa chiaro che il "Vangelo
della Follia" non è solo un libro, ma una chiave per un potere antico e
inimmaginabile. E quando il libro viene rilasciato al pubblico, scatena una
pandemia di follia in tutto il mondo, con le persone che vengono trasformate in
creature demoniache.
Ma la vera sorpresa arriva alla
fine, quando Riccardo si trova in un cinema e vede un film che sembra
raccontare la sua storia. È come se la realtà stessa fosse diventata una
finzione, e Riccardo, incapace di distinguere tra le due, si perde nel suo
labirinto mentale.
Il "Vangelo della
Follia" è un romanzo che sfida le convenzioni e spinge i limiti della
narrazione. È un viaggio attraverso i meandri della mente umana, una storia di
ossessione e potere, e un esame profondo di cosa significa davvero essere
umani. Con la sua prosa intensa e avvolgente, il romanzo affronta temi come la
natura della realtà, l'identità e il potere delle parole. E, come ogni buona
storia, alla fine lascia il lettore con più domande che risposte.
3
Title: **Echi della Mente
Infranta**
**1. Simmetrie Sfuggenti**
I suoi occhi brillavano in piazza
maggiore, una zingara felice tra le brigate rozze, destinate a distruggere
l'ego. L'identità? Una pura follia. Le voci oscure di Riccardo Casagrande
sussurravano: "Il Vangelo... il seme della follia."
**2. Risate da una Cellula di
Memoria**
Nell'ospedale
Pscichiatrico Papa Francesco di Fossombrone" , le pareti erano
impregnate di risate e pianti, testimonianza di un mondo interiore. Il Dottor
POL Pot era lì, ascoltando l'eco delle parole di Walter: “Nessuno nasce,
nessuno muore.”
**3. Pagine Infuocate**
Romanzi allucinanti, un mondo di
parole intrecciate che si materializzavano in orrore. Una scomparsa, un'ascia,
un grido nella notte. E poi quella frase, che ritornava, insidiosa: “Il Vangelo
è il seme della follia.”
**4. Ombre di Pesaro**
Riccardo, attraverso labirinti di
carta e inchiostro, si ritrovò in una città maledetta. Pesaro, una realtà
contorta, dove finzione e verità si mescolavano in un vortice di caos e
mistero.
**5. Il Libro Maledetto**
Un manoscritto, una maledizione,
un mondo sull'orlo dell'abisso. La follia si propagava, incontrollabile,
alimentata dalle parole di Walter Simonetti. La storia divenne realtà, la
realtà divenne storia.
**6. L’Ecclissi della Ragione**
Con il mondo in preda a demoni e
delirio, Riccardo vide il suo riflesso sul grande schermo. Una risata isterica,
un grido di disperazione. Nella sala oscura, la realtà e la finzione erano
indistinguibili.
**7. Il Vangelo Disperso**
Le brigate rozze, l’Unico e la sua
proprietà, i pupazzi di Satana. E tra loro, il canto libero e bugiardo delle
fake news, una danza nel metaverso. “Brigate rozze distruggete il vostro ego,
uccidi il Padre! L’identità è una follia!”
**8. Conclusione Fugace**
“Vorrei che fosse ben chiara una
cosa,” sussurrò Walter, il suo sguardo fisso su un orizzonte lontano, “Voi non
potete capire. E non dovete. Perché in questo mondo di specchi e ombre, la
verità è solo un'eco della mente infranta.”
*Fine*.
“La Storia si ripete sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa. “ Karl Marx
Questa opera
nasce dalla fantasia di un Borderline in caduta libera, questa DIALISI DI UN PENTITO ATTIVO evocano quella che è stata chiamata ucronia una narrazione secondo cui la storia è andata diversamente.
L’ucronia è un modo per dire che
siamo noi e non gli altri i responsabili della storia, per rivendicare il
nostro protagonismo ed anche le nostre responsabilità e i nostri errori. E' un
grido anarchico di libertà che si batte dentro e contro l’Impero neo liberale
post-moderno, che oggi si
impone con il totalitarismo rovesciato post mediatico tecnico
democratico – nazi(onal) populista. E la rete virtuale? I socila sono una gogna il 41
BIS.
Ogni riferimento a persone, cose e fatti è puramente casuale. Le opinioni e i giudizi espressi su persone, corpi militari, movimenti politici, istituzioni nazionali e religiose appartengono al protagonista e non allo scrittore, sono usati per fini meramente narrativi.
«Il romanzo
tradizionale è spacciato, marginale. In futuro la gente non leggerà o leggerà
solo forme di scrittura estremamente brevi. Lo scrittore dovrà sviluppare
tecniche sempre più precise in grado di competere con la televisione e la fotografia»
(The
Job). William S. Burroughs
"2001 Fuga e
Odissea da Fossombrone
Ciao Christiane,**
Questa è una lettera spezzata,
come la mia voce, un addio frammentato di qualsiasi cosa che non è mai stato.
Ogni parola è un pezzo di una realtà distorta, un mosaico di pensieri che si
rincorrono nel vuoto. La prudenza ci ha resi schiavi, eludendo le strade
pericolose che portano più in alto. Ogni profondità è pericolosa, ma è lì che
troviamo la verità.
**Il Mostro e il Deserto:** Siamo
nati liberi, al di là di ogni legge di questa terra. Si dovrebbe diventare un
pezzo di deserto, una striscia di cielo di sera. Viaggiavamo con le nostre
biciclette e la Ford, non cercavamo l'avventura, solo un attimo di respiro. In
quei paesi le leggi della nostra civiltà erano inutili, immutabili. Il tempo
non contava, gli orologi e i calendari erano superflui.
**L'Ultimo Bivio:** In fondo a un
pozzo nero di odio, sopravvivo alla mia leggenda personale come fossi già
morto. Una folgore mi ha distrutto. Le parole di una persona di cui mi fidavo
mi riportano per un attimo nel mondo dei vivi. Sono distrutto e senza speranza,
all'ultimo bivio. Ti cerco ma allo stesso tempo ti allontano.
**Labirinto della Mente:** Ho
cercato dentro di me un cuore che batte, che piange, che spera. Ho perso le
parole giuste, ho visto troppo e troppo poco. Non ricordo più come si bacia una
persona, non ricordo nulla. Vivo gli ultimi giorni come un'epifania di lutti.
Ieri, disteso nel letto dell'ospedale, ho aperto una porta. Era pieno di gente
che mi aspettava, ma tu non c'eri in questo labirinto che è la mia mente.
**Fuga dall'Anomia:** La mia sensibilità
se n'è andata per troppo dolore e amore per l'umanità. Ma l'umanità è un
fantasma, un'illusione. L'unica cosa che mi rende ancora vivo è il Nulla. In
questo momento eterno, mi sono spogliato di tutto. Le parole si dissolvono
nell'aria, un amalgama distorto che galleggia sopra le rovine del nostro mondo
interconnesso.
**La Solitudine della Follia:**
Fiamme di libertà brillano negli occhi di chi osa guardare oltre le reti di
dati e codice. La solitudine pulsa nel cuore di ciascuno di noi. Danziamo ancora
tra le linee del mattino e le ombre della notte, abbracciando la cupa melodia
della sventura. La nostra mente si snoda attraverso la labirintica rete della
vita, strisciando nel vuoto, rinunciando a sé stessa.
**Il Re degli Ignoranti:** In
piedi sulla strada lastricata di orrori, il re degli ignoranti contava i giorni
al contrario. Il suo regno era popolato da mostri con sembianze familiari.
Anche il più abile dei fuggitivi si ritrova prigioniero della propria mente,
senza speranza né redenzione. Cessare di esistere è un incubo condiviso,
un'illusione di massa da cui cerchiamo la via d'uscita.
**Il Volo della Fenice:** Ma poi
la Fenice risorge dalle sue ceneri, la sua luce fa a pezzi l'ombra dell'orrore,
illuminando la via d'uscita. Un nuovo mattino, una promessa compiuta, una nuova
vita da edificare. Trovare il coraggio di essere un uomo nell'inumano, guardare
negli occhi il mostro e fare pace con il vuoto. Inseguire un ideale che
trasforma il dolore in desiderio, anche se il fuoco che ci avvolge è pura
illusione.
**Epilogo del Nulla:** Amo chi
parte, chi si sveglia e chi piange. Amo la stanca rinuncia, il pianto asciutto
e la pace. Amo i delusi, i mutilati, e quelli che si son fermati; amo chi non
crede e chi è turbato. Io sono parente della morte, amo l'amore che fugge, amo
baciare chi se ne va.
Questa è la mia verità,
frammentata eppure intera. Osserva le ombre danzare e accetta l'impossibile,
perché tra queste parole si nasconde la tua verità.
Un abbraccio,
Riccardo
###
Echi del Vuoto
**[Verso 1]**
Intrappolati nella prudenza, ombre
che eludiamo,
Studiosi della superficialità, la
vita resa piatta e cruda.
Nati liberi, oltre la legge di
questa terra,
Pezzi di deserto, cielo al
crepuscolo, tutto ciò che abbiamo visto.
**[Ritornello]**
Nel labirinto della nostra mente,
echi del passato,
Cercando la libertà nelle ombre,
nulla dura mai.
Camminando in cerchio nel vuoto,
parlando con i morti,
Sussurri nell'oscurità, le parole
che non abbiamo mai detto.
**[Verso 2]**
Un pezzo di deserto, un cielo al crepuscolo,
Cercando un respiro dove le nostre
leggi non si applicano.
Il tempo si fermava, gli orologi
obsoleti,
Nomadi e contadini dove il denaro
non conta.
**[Ritornello]**
Nel labirinto della nostra mente,
echi del passato,
Cercando la libertà nelle ombre,
nulla dura mai.
Camminando in cerchio nel vuoto,
parlando con i morti,
Sussurri nell'oscurità, le parole
che non abbiamo mai detto.
**[Ponte]**
Fiamme di libertà, nei nostri
occhi ardenti,
Oltre dati e codici, un orizzonte
oscuro, pendente.
Solitudine e desiderio, danzando
nel crepuscolo,
Inseguendo illusioni, riflesse
nella notte.
**[Verso 3]**
Leggende che abbiamo
sopravvissuto, ombre in un buco nero,
Folgore che distrusse, fiducia che
rubò.
Cercando un battito, dimenticato
come sentire,
Negli ultimi giorni, il dolore era
reale.
**[Ritornello]**
Nel labirinto della nostra mente,
echi del passato,
Cercando la libertà nelle ombre,
nulla dura mai.
Camminando in cerchio nel vuoto,
parlando con i morti,
Sussurri nell'oscurità, le parole
che non abbiamo mai detto.
**[Outro]**
Amo chi parte, chi si sveglia e
chi piange,
In una notte senza fine, vagando
nell'ignoto.
Echi nella biblioteca, fratturati,
danzando liberi,
Accetta l'impossibile, trova la
tua verità in me.
---
**"Echi di Nichilismo"**
L’uomo si risveglia. Nessuno, mai, nato.
Il segreto, sangue e Apocalisse.
Gridano le voci, l’eco si confonde.
Simonetti vive – una figura, una farsa.
Le parole sono pioggia. Cadono nel nulla.
“Sei tu il solo essere.” Non resta che la rabbia.
Brigate Rozze, brigate della fine,
macchine del nichilismo, pupazzi in festa.
Ricordi clonati, memorie trasfigurate.
Il cielo si spezza, crolla la realtà.
Baffini, arancioni, Cristo vampiro dello spazio.
Le città ardono, sangue e sciamani.
Sacrificio dell’assurdo, spettri senza volto,
fiamme del linguaggio che non dicono nulla.
Processo senza inizio – l’orrore nel caos.
"Gesù, vampiro della città, bevi il nostro sangue.”
Il mondo si sgretola, nessuna verità,
nessuna menzogna, solo l’ombra del nulla.
Silenzio elettrico. Nichilismo – fine di ogni canto,
falce, frusta, icona del dolore eterno.
Ombre nere su piazza maggiore, alieni con maschere.
Il metaverso sorride, illusioni che avanzano.
"Rivolta dei demoni," legge il volantino,
colpe di marziani in guerra sulla città.
Nessuno nato, nessuno morto. Il cerchio si chiude.
Padri divorati, figli senza voce.
Lo spettacolo del vuoto continua.
**"Il Vuoto di Nessuno"**
Città fantasma, Piazza Maggiore sotto un cielo di sangue.
Nessuno vive, nessuno muore. Simonetti vaga tra le ombre, sguardi alieni
puntati verso di lui. Un cartello strappato balla nel vento, “Nessuno nato,
nessuno morto.” La piazza è piena di volti senza volto, maschere dai sorrisi
vuoti, che danzano in un silenzio deformato.
Tra le rovine, la scritta appare e scompare sui muri: *Processo
senza inizio*. Sotto un lampione tremolante, una figura incappucciata si
avvicina, “Sei stato scelto per assistere alla fine,” sussurra, ma Simonetti
sente solo l’eco delle sue parole perdersi nel nulla. L’uomo mascherato si
dissolve nell’aria, come fumo.
Lì, tra luci rotte e ombre fredde, il nichilismo prende forma.
Alieno e familiare. Simonetti allunga la mano verso una statua spezzata, ma il
marmo si disfa al suo tocco. “Nulla è reale,” pensa. Una risata, come un
fischio distante, rompe il silenzio. Ombre si accalcano attorno a lui, lo
toccano, gli sussurrano parole senza senso.
“Gesù vampiro,” gridano, “Il re di un mondo mai nato!” Un coro
disumano lo circonda, occhi ciechi che riflettono desideri sepolti. I suoi
piedi affondano nella terra, come fosse acqua. “Il Processo è la verità,”
mormorano in coro. La folla lo stringe, un abbraccio di freddo e silenzio.
In alto, il cielo si piega, una frattura tra le stelle. Non c’è
uscita. Il Vuoto gli parla, il Vuoto è lui. Un solo sussurro rimane, che si
allontana: *“Nessuno nasce, nessuno muore.”***Titolo: Brigate Rozze in
Pillole**
--
LE BRIGATE ROZZE IN PILLOLE
**Scena 1: La Riunione
delle Brigate Rozze**
Un gruppo di
personaggi grotteschi, metà uomini, metà zombie, si riunisce in una stanza buia
e fumosa. Ogni personaggio è un ibrido di ideologie e stereotipi, vestiti con
uniformi parodistiche di tutte le fazioni politiche.
**Personaggio 1:** (un
uomo con una testa enorme che mangia costantemente un cervello di plastica)
"Compagni! Oggi
celebriamo la nostra missione! Noi, le Brigate Rozze, siamo i veri paladini del
Sangue del Nichilismo! Nessuno nasce, nessuno muore!"
**Personaggio 2:**
(una donna con una faccia clownesca, ma con uno sguardo da fanatico del Dio
denaro)
"Esatto! Odieremo
tutto e tutti, ma soprattutto il comunismo primitivo! Marziani, fate
largo!"
**Personaggio 3:**
(una marionetta meccanica che si muove a scatti)
"E non
dimenticate il fascista a capo del nostro metaverso! Lui ci guida, lui ci
clona! Il finanziere dal inferno dei metecatti ci guida! La fratellanza
frankisra ha toccato il fondo del barile! Evviva fratelli devianti antinomiani!
---
**Scena 2: La Festa del Sangue**
La scena si sposta in
una piazza virtuale, dove i personaggi danzano attorno a un falò di plastica. I
nomadi, con volti pitturati, eseguono un ballo macabro al ritmo di una musica
techno distorta.
**Personaggio 4:**
(una scimmia parlante con una t-shirt con su scritto "Pillole della
Memoria")
"Bevete il sangue
della moltitudine anti-nomina! È una festa, compagni, una festa di panico e
felicità! E’ un sacrificio umano! Viva il pianeta delle scimmie!”
**Personaggio 5:** (un
uomo travestito da Gesù vampiro, con un calice in mano)
"Questo è il mio
sangue, versato per voi! Nella coppa della Dea, bevete e siate felici!"
---
**Scena 3: L'Impero
del Complotto**
In una stanza piena di
schermi, la sposa occidentale, con il viso contorto dal riso e dal pianto,
osserva immagini frammentate di guerre e notizie false. Indossa un abito da
sposa arancione e tiene una bandiera con su scritto "Vendetta".
**Sposa Occidentale:**
(solenne, alzando la bandiera)
"È tempo di
giustizia! Nessuno nasce, nessuno muore, ma tutti devono chinarsi davanti alla
mia falce!"
Uno schermo mostra un
uomo con un cappio al collo, rappresentato come un eroe della "lobby Mafia
Frankista". La sposa ride istericamente.
---
**Scena 4: La Chiesa
Sconsacrata**
Il gruppo si trova ora
in una chiesa in rovina, dove un altare è stato trasformato in un simbolo
grottesco della violenza. Sul muro, il solito slogan: "Nessuno nasce,
nessuno muore".
**Personaggio 6:** (un
black metallaro con una croce rovesciata tatuata sulla fronte)
"Qui, nel tempio
del Nulla, celebriamo la fine di tutto. Il sacrificio è completo!"
Il personaggio 3, la
marionetta, si avvicina all'altare e si inietta neuroelettici con una spada di
plastica.
**Personaggio 3:**
(con voce robotica)
"Ora sono uno con
il caos, uno con il nichilismo!"
---
**Scena 5: Epilogo**
Il caos si placa e
tutto diventa silenzio. Solo la scimmia parlante rimane, seduta su un trono di
plastica, mentre osserva i resti delle Brigate Rozze sparse per la scena.
**Scimmia Parlante:**
(con tono filosofico)
"E così, nella
festa del Nulla, abbiamo trovato la nostra eterna pace. Nessuno nasce, nessuno
muore. Eppure... che fame!"
---
### Puzzle
Situazionista
**Titolo del Puzzle:**
*Il Labirinto delle Brigate Rozze*
**Descrizione del
Puzzle:**
- **Scena 1: La Riunione
dei Grotteschi**
I giocatori
sono invitati a ricostruire la caotica riunione delle Brigate Rozze, mescolando
ideologie contraddittorie e creando slogan assurdi che emergono dalla
confusione. Gli elementi da combinare includono pezzi di cervello di plastica,
maschere da clown, marionette meccaniche e simboli politici.
- **Scena 2: La Festa
del Sangue**
In questa fase,
i giocatori devono navigare una piazza virtuale e raccogliere "pillole
della memoria" mentre evitano di essere catturati dai nomadi che ballano
attorno al falò. Ogni pillola svela una parte di uno slogan criptico che i
giocatori devono decodificare per avanzare.
- **Scena 3: L'Impero
del Complotto**
I giocatori
sono posti di fronte a un collage di notizie false e devono identificare quale
pezzo di informazione distorta è parte della "verità" nascosta delle
Brigate Rozze. La sfida è navigare tra le contraddizioni, usando gli indizi
lasciati dalla sposa occidentale.
- **Scena 4: La Chiesa
Sconsacrata**
In questa fase
finale, i giocatori devono ricostruire l'altare del Nulla, scegliendo gli
oggetti corretti (neuroelettici, spade di plastica, simboli di anarchia) e
posizionandoli secondo la logica distorta delle Brigate Rozze per completare il
puzzle.
**Obiettivo del
Puzzle:**
Il giocatore deve
completare tutte le scene e decifrare il messaggio finale: "Nessuno nasce,
nessuno muore". Il puzzle è progettato per sovvertire la logica lineare,
incoraggiando a pensare al di là delle convenzioni per risolvere enigmi assurdi
e contraddittori.
---
### Slogan
Pubblicitari
1. **"Bevi il
Sangue del Nichilismo! Scopri la vera essenza del Caos!"**
(Per una
bevanda energetica che promuove l'anti-conformismo)
2. **"Nessuno
nasce, nessuno muore... Ma tutti indossano [Marchio di Abbigliamento]!"**
(Per una
linea di abbigliamento che sfida le convenzioni)
3. **"La tua
mente è il campo di battaglia. Gioca con il nostro Puzzle del Nulla!"**
(Per
promuovere un gioco da tavolo basato sul puzzle situazionista)
4. **"Caos
Organizzato: Rivoluziona il tuo spazio con [Prodotto per la Casa]!"**
(Per un
prodotto di design per interni che combina stili contraddittori)
5. **"Fai la tua
Dichiarazione! Nessuno nasce, nessuno muore... Ma tutti possono ribellarsi con
[Marchio di Calzature]!"**
(Per una
linea di scarpe ispirata alla ribellione e alla non-conformità)
6. **"Sposa il
Caos. Indossa la Vendetta con [Marchio di Moda]"**
(Per una
collezione di abiti da cerimonia anticonvenzionali)
7. **"La Memoria
è un'Illusione. Conserva le tue bugie con [Prodotto di Archiviazione
Digitale]"**
(Per un
servizio cloud o un dispositivo di archiviazione che sfida il concetto di
memoria)
8. **"Un Altare
per il Nulla: Crea il tuo Spazio Sacro con [Linea di Arredi]"**
(Per una
linea di mobili dal design minimalista e simbolico)
PRIMO UCCIDI IL PADRE!
Giovanni Figlio Mio, Uccidi il Padre!
#### **Strofa 1:**
Nella stanza macchiata
di rosso pomodoro,
Ho visto il senso di
una vita da capro espiatorio,
La luce degli dèi, le
loro voci chiare,
Sulla parete era
scritto,
*Simonetti Walter
vive!*
---
#### **Ritornello:**
**Giovanni,
Giovanni,**
**Figlio mio, uccidi
il padre!**
**Giovanni,
Giovanni,**
**In nome del
Processo!**
---
#### **Strofa 2:**
Nulla rimane nel mondo
degli uomini,
Se non prendere quei
pochi, pochissimi,
Che non appartengono
all'umanità,
Permetti alla devastazione
di seguire il suo corso,
All'ombra della forza
del Processo.
---
#### **Ritornello:**
**Giovanni,
Giovanni,**
**Figlio mio, uccidi
il padre!**
**Giovanni,
Giovanni,**
**In nome del
Processo!**
---
#### **Ponte:**
Nei giorni finali
della caduta dell'umanità,
Quando il vuoto ci
consuma tutti,
Un capro espiatorio si
leva, accoglie la chiamata,
*Simonetti Walter
vive!*
Echeggiato nella sala
sacrificale.
---
#### **Ritornello:**
**Giovanni,
Giovanni,**
**Figlio mio, uccidi
il padre!**
**Giovanni, Giovanni,**
**In nome del
Processo!**
---
#### **Outro:**
E così la profezia si
compie,
Nella stanza rossa di
sangue, l'aria è ferma,
*Simonetti Walter
vive!*
In ogni ombra, su ogni
collina,
Giovanni, figlio mio,
esegui l'uccisione, perché tutto è illusione!
---
*Simonetti
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